Anteprima campionato D.N.A.Gold (17° giornata)

Fidarsi della classifica sarebbe l’errore più grossolano per la Manital Torino, ospite domenica sul parquet della Fileni BpA Jesi quartultima della classe e invischiata in piena lotta retrocessione, con appena due punti di vantaggio su Trieste e Forlì che si dividono il penultimo posto… I marchigiani sono infatti squadra che sta viaggiando ben al di sotto delle previsioni, e che finora non è riuscita ad esprimere il buon potenziale di cui dispone. Nei pronostici di inizio campionato, l’Aurora veniva accreditata in una fascia di media classifica, tra le formazioni che avevano le carte in regola per dire la loro nella lotta playoff: il girone d’andata e la prima giornata di ritorno dicono invece che Jesi ha faticato, e non poco, a trovare un amalgama di squadra, ma le statistiche dicono anche che il PalaTriccoli è sinora uno dei campi più difficili di tutta la Adecco Gold.

È infatti tra le mura amiche che la Fileni BpA ha costruito l’intero gruzzolo di punti messo in cassaforte, vincendo sei gare sulle otto finora disputate e cedendo il passo soltanto alle quotate Verona e Barcellona. Lontano da casa, Jesi è invece l’unica insieme a Imola a non avere mai vinto, pur avendo sfiorato più volte l’impresa su campi prestigiosi come Brescia, alla 5ª giornata, e Capo d’Orlando soltanto tre settimane fa. Anche al PalaRuffini l’Aurora aveva fatto il suo: è vero che eravamo ancora a inizio stagione e che si trattava di una partita molto particolare, che coincideva con il ritorno a Torino del secondo campionato nazionale dopo 18 anni di attesa, ma coach Pillastrini e i suoi ricordano bene quanto quella vittoria fu sofferta (74-67), con la Fileni BpA che a fine terzo quarto mise anche il naso avanti di cinque lunghezze. I sorvegliati speciali saranno sempre loro, già sugli scudi tre mesi fa: il play-guardia Leemire Goldwire, top-scorer del campionato con 358 punti realizzati e una media di 22,4 a partita, e il duo sotto canestro composto da Maggioli e Mason Rocca, forse la coppia di lunghi più rocciosa di tutto il torneo.

Rispetto alla gara di andata, i marchigiani si sono rinforzati con l’italo-argentino Franco Migliori, ala piccola dalla mano calda, che dopo il classico periodo di ambientamento domenica scorsa a Verona ha messo a segno 14 punti. Sugli esterni da tenere d’occhio anche Jukic e Santiangeli, oltre al play Borsato. Per Torino sarà dunque un test insidioso e al tempo stesso attendibile nella ricerca della miglior chimica di squadra, ora che il gruppo (Zanotti a parte) non solo è al completo, ma dovrebbe anche aver trovato il suo assetto definitivo da qui a fine campionato: in settimana Massimo Chessa ha infatti lasciato Torino facendo ritorno alla “sua” Dinamo Sassari in Serie A. Una scelta certamente dolorosa, ma tutto sommato logica da parte del giocatore e della società, alla luce del sovraffollamento nel reparto esterni e dello scarso minutaggio di cui la guardia ex Verona e Biella ha goduto da quando la squadra è al completo. Chessa lascia Torino con 8,7 punti di media in 14 partite giocate: nella memoria dei tifosi gialloblù rimangono soprattutto le due prestazioni-monstre contro Verona e Forlì, in cui era stato il vero trascinatore, ma anche le due bombe con cui domenica ha dato il via alla “remuntada” contro Ferentino, dopo il terrificante 11-30 del primo quarto.

Detto delle insidie che domenica attendono la Manital, resta il fatto che Torino ha sulla carta un buon turno da sfruttare, che propone almeno due scontri diretti tra squadre di prima fascia. Il match-clou si gioca al San Filippo di Brescia tra la Centrale del Latte e la capolista Aquila Basket Trento, rivincita della semifinale playoff dell’ultima Legadue. La Leonessa, l’unica sin qui ad aver espugnato il PalaTrento e ora al limite della zona playoff, vuole definitivamente archiviare il calo dell’ultimo mese per rilanciarsi nelle posizioni di vertice: tornare a vincere contro una “big”, dopo i recenti ko con Capo d’Orlando, Torino, Verona, Napoli e Casale, sarebbe la miglior iniezione di fiducia per i ragazzi di Martelossi. Tutta da gustare anche Angelico Biella-Upea Capo d’Orlando, terza contro seconda, oltre che antipasto della possibile semifinale di Coppa Italia. I lanieri vogliono bissare il successo dell’andata per blindare lo scontro diretto, continuare la striscia di vittorie nel fortino del Biella Forum e riscattare il pesante ko di domenica scorsa a Veroli: Biella è squadra che in casa sa esaltarsi contro le grandi, i paladini del grande ex Matteo Soragna (che rispetto all’andata hanno in più Basile e Mays) sono però in grande forma e non hanno nessuna intenzione di interrompere la serie di quattro vittorie consecutive.

Molto interessante la sfida tra Expert Napoli e l’altra delle seconde, la Gzc Veroli, già vittoriosa all’andata: la pressione è tutta sui partenopei, reduci da tre ko, a soli due punti dal penultimo posto retrocessione e chiamati ad una reazione d’orgoglio dopo il cambio in panchina, con il vice Massimo Bianchi promosso ai gradi di capo allenatore a seguito dell’esonero di Demis Cavina. Trasferte molto impegnative anche per Tezenis Verona e Sigma Barcellona, appaiate a quota 18 ma fermamente decise a rilanciarsi nelle primissime posizioni. La Scaligera sarà di scena a Casale nel remake dei quarti di finale playoff dello scorso campionato: nonostante l’ultimo ko di misura a Barcellona, la Novipiù resta una delle squadre più in forma del momento e sogna una vittoria di prestigio per tenersi a distanza dalla zona pericolosa e giocarsi senza troppe pressioni le sue chanche nella lotta playoff. La Sigma sarà ospite a Ferentino sul parquet di una Fmc che, a soli due punti dalla zona retrocessione, non può permettersi ulteriori défaillance tra le mura amiche.

La Lighthouse Trapani se la vedrà invece sul parquet di casa contro il Credito di Romagna Forlì: del quartetto a quota 18, i granata sono quelli che sulla carta hanno il turno più favorevole, giocando oltretutto nel fortino del PalAuriga, anche se la Fulgor Libertas resta un avversario ostico anche in trasferta, dove spesso ha dato filo da torcere anche a squadre di rango. Infine il duello sul fondo della classifica: Trieste contro Imola, penultima contro ultima. Difficile parlare di scontro diretto, visto che le due formazioni sono comunque separate da 8 lunghezze. Quel che è certo è che i giuliani, nelle cui fila esordirà la guardia americana Brandon Wood, hanno un solo imperativo: vincere e archiviare definitivamente i cinque ko di fila che si portano sul groppone. Per l’Aget Service, ceduto il play Marco Passera a Chieti e perso temporaneamente Esposito per infortunio, è forse l’ultima occasione per tentare di dare un senso ad un campionato su cui in caso di ennesima sconfitta (e sarebbe la 13ª consecutiva) calerebbe virtualmente il sipario.

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