Sat 5Pari-Arcobaleno 60-41 ( Under 17 Regionale-Girone TOP)

La vittoria che serviva, nel modo che serviva. Difesa, e coralità in attacco, la capacità di non forzare, di non cadere nei tranelli avversari e di non soccombere agli incubi propri. Il che significa non cedere alle provocazioni in campo e dalla tribuna se non in un paio di occasioni. E se i ragazzi restano con la testa in partita, allora riescono a rovesciare energie e talento sugli avversari, di fatto spezzando il gioco dell’Arcobaleno. La difesa ha tenuto sempre o quasi, ed è stata la chiave dell’allungo nel terzo periodo. L’attacco è andato a intermittenza, ma con più voglia di passarsela e di aspettare un buon tiro anziché affidarsi al talento individuale, che c’è, ma può essere deleterio e lo è stato nel recente passato, se non lo si mette al servizio del gruppo. Coach Boffito ha preparato bene la partita e ancor più la testa dei ragazzi, poi ci ha messo anche qualche urlo, una durezza che ci vuole. Unica pecca per metà partita, i rimbalzi offensivi, concessi soprattutto quando Toure era in panca a rifiatare. Il primo sbandamento contro la zona, nel secondo periodo e la successiva ondata dell’Arcobaleno sono stati arginati da un time tout propizio e dall’ingresso di cinque freschi; tra questi Lepore particolarmente ispirato e propositivo. Nel terzo la svolta, quando oltre alla difesa, la palla ha preso a circolare meglio e sono entrate le triple, due di Balma e una di Ferrara. Il parziale di 10 punti è stato loro, col contributo di Lepore. Quando si è acceso il talento, per l’Arcobaleno di contro s’è fatto buio. Ma anche in una vittoria di squadra, finalmente di tutti, davvero del gruppo, c’è chi merita menzione particolare: Pedro Irrera s’è letteralmente divorato, di energia e volontà, gli avversari. E non è tanto per i 5 recuperi, ne per aver guidato il primo strappo, ma per aver mostrato che abnegazione e concentrazione senza una sola parola od occhiata sprecata, sono armi fondamentali. A lui la palma di Mvp al pari di Lepore. E applausi sinceri a Barresi, sempre dentro la partita e capace di frenare se stesso, quell’istinto per cui non esiste un solo tiro brutto o spiacevole. Ecco, più dei 13 punti, soprattutto dei 10 rimbalzi e di una difesa assai più costante, il premio l’ha ricevuto nei minuti in campo. Da presenza, costante. Bravi, bravi tutti. E’ questa la strada, da percorrere assieme, consci che è ormai necessario occupare più campo offensivo possibile, per muovere la difesa avversaria. E infine costruire il miglior tiro possibile. From good to great… Ancora qualche ribaltamento e/o taglio dal lato debole e siamo a posto. Discorso riaperto, tutto ancora possibile. Fino alla fine. Si può fare…

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