Riaprono le danze del girone A con un succulento derby tra la 5Pari e il Victoria. Per entrambe le compagini il peso specifico della partita è sostanziale. Noi dobbiamo vincere per continuare ad essere padroni del girone. Gli avversari devono fare altrettanto per non perdere il treno che garantirebbe loro ottime chance di passaggio al turno successivo. All’andata furono i nostri a imporsi tra le mure amiche con una prestazione non banale e un risultato giusto per ciò che si era visto in campo dal punto di vista tecnico e tattico. Alla palla a due è fulminante la partenza della 5Pari che pressa, recupera, sfianca e colpisce gli avversari senza sosta, creando il parziale che si protrarrà per buona parte del match, salvo poi dilatarsi nell’ultimo quarto. E’ davvero ottimo lo spirito con il quale i nostri ragazzi sono scesi in campo, figlio di un principio di maturità sportiva che li ha portati a non guardare la distanza in classifica con il Victoria ma a rispettare un avversario che è temibile, fisico e agonista e che, forse, fin qui ha raccolto molto meno di quello che gli spetta. I primi 10 minuti, tutti di marca 5Pari, precedono un quarto più equilibrato, con qualche sbavatura di troppo dei nostri e buon agonismo avversario. Rallenta la morsa dei verdi e il Victoria riesce ad attaccare meglio e a difendere più ordinatamente ma non a recuperare il divario sancito dal tabellone. Al ritorno dalla pausa lunga, però, nonostante l’abbozzo di zona da parte avversaria, il nostro quintetto ha la capacità e la sagacia di esprime un gioco offensivo più ragionato e, spesso, genitore di ottime azioni d’attacco a buon fine ed uno difensivo meno frenetico e più tentacolare, capace di tenere lontano i lunghi avversari da canestro e di recuperare molti palloni dalle mani delle guardie. Il dilatarsi della differenza di punteggio tra le due squadre è l’ovvia conseguenza di ciò che il campo ha mostrato e che continuerà a fare anche negli ultimi 10 minuti. Infatti, nella quarta ed ultima frazione, lo spartito della 5Pari non si modifica. Una difesa arcigna e un attacco ricco di fosforo fanno scivolare velocemente i minuti senza grosse apprensioni. Alla sirena il tabellone segna 63-83. Conquistiamo meritatamente un altro piolo per la scala che abbiamo l’obbligo continuare a salire per arrivare al nostro obiettivo.