GRAN CROCETTA, IL 2018 SI CHIUDE CON IL BOTTO

Intensa, continua e concentrata per tutti i 40 di gioco, anche a risultato ampiamente acquisito, autoritaria e compatta. La Crocetta mette sotto l’Albero il derby della Ballin con il Cus e chiude il 2018 a ridosso delle primissime posizioni. Ancora senza capitan Conti, la formazione di Arioli impiega qualche minuto a comporre l’assetto giusto, subendo le rapide ripartenze avversarie; ma quando trova l’equilibrio fa altrettanto con il punteggio, si porta a condurre, ci prova già prima dell’intervallo, ci riprova con migliore esito nella seconda metà del terzo periodo e poi dilaga nel quarto, con il Cus che non riesce a segnare nemmeno un punto per 7 minuti al cospetto della super prestazione difensiva di squadra proposta dai gialloverdi. L’avvio è tutto del Cus, pimpante e voglioso di mettere subito le cose in chiaro: Stola spinge i biancoblu, premendo forte l’acceleratore sulla transizione ma pure con un paio di canestri di pregevole fattura: 4-12 al 3’.  Arioli cambia qualcosa nelle marcature, getta nella mischia Taverna e la Crocetta comincia a carburare, facendosi impenetrabile da una parte e concreta e pratica dall’altra: Maino è in giornata, Pasqualini lo asseconda passo per passo, Bonelli si fa trovare pronto su una circolazione perfetta e da tre, libero come l’aria, sigla il pareggio: 13-13.   Per i successivi 7 minuti il Cus si mantiene davanti di 3-5 punti, la Crocetta sbaglia qualcosa di troppa dalla lunetta, ma in avvio di secondo quarto cambia marcia in maniera decisa ed evidente. Taverna impatta da tre 20-20, De Simone mette la freccia, Pasqualini e Bonelli scrivono per due volte +5 in una seconda metà di frazione giocata da tutti su ritmi elevatissimi, costellata di contatti ed errori (anche arbitrali) e tutta sul filo del rasoio. Ad manciata di secondi dall’intervallo Bonelli corre dall’altra parte e segna quasi indisturbato il 37-33.  Il botta  e risposta si prolunga per i primi 5 minuti della ripresa, poi i salesiani strappano: grazie al talento e all’esperienza degli ispirati De Simone e Maino, perfetto in fase di assistenza, quasi perfetto in quella terminale del gioco, e una fase arretrata da dieci e lode che non concede più margini di manovra agli ospiti, spinti a giocare a metà campo e resi quasi innocui dalla necessità di concludere a 7 metri dal canestro: il 53-42 mette la gara nelle mani dei padroni di casa, che non fanno una piega neppure di fronte alle conclusioni pesanti di Murri e Russano dieci dalla fine comandano di 11 lunghezze.  A secco negli ultimi due minuti del terzo periodo, il Cus va in bianco anche per i primi 7 del quarto. Il muro salesiano è invalicabile e non lascia passare neppure uno spiraglio di luce, sul lato opposto Pasqualini prende la linea di fondo con una finta e va a segno da sotto, ma è soprattutto De Simone ad affondare il dito nella piaga: sua la schiacciata del +18, suo il 2+1 del +20 sul 68-48.  Bonelli e ancora De Simone firmano il massimo vantaggio sul 73-48. Gli spiccioli sono del Cus, che ritocca un po’ il ritardo.

DON BOSCO CROCETTA-CUS TORINO 75-60   Parziali: 17-20, 37-33, 59-48

CROCETTA: Fontana 5, De Simone 19, Bonelli 10, Leone n.e., Bergese 2, Arese, Pasqualini 11, Taverna 7, Possekel 2, Bonadio 2, Maino 17, Giordana. All. Arioli.

CUS TORINO: Ronco, Murri 8, Tibs n.e., Marrone n.e., Russano 12, Sacco 4, Di Matteo 9, Riviezzo 8, Campanelli 2, Celada 5, Stola 10, Catozzi 2. All. Porcella.

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