5 PARI serie D – tredicesima giornata di Andata
Campioni di Inverno e derby vinto di 24! C’è bisogno di aggiungere altro? Sì eccome!
Perché venerdì non è stata una passeggiata e per due quarti Sagrantino ci è stata incollata e ci ha fatto soffrire e nel terzo quarto quando sembrava che stessimo mettendo la fuga decisiva si è riavvicinata a -7 e ci ha spaventato sprecando due contropiedi.
Quindi onore agli avversari ma guardando in casa nostro vanno evidenziati due aspetti importanti: siamo una squadra e siamo profondi. Squadra perchè tutti danno qualcosa e anche chi non è in partita incita i compagni per tutta la gara, profondi perchè quando vinci la partita più importante anche grazie al tuo terzo play che gioca 22 minuti superbi in difesa significa che tutti possono darti qualcosa!
Ecco dove oggi siamo meglio di Sagrantino: loro sono corti! Cesco viene spremuto finchè non esce per falli, Valgina e Campofredano hanno poche alternative e Garello semplicemente gioca sempre!
Ma veniamo alla cronaca. Nei primi due quarti la partita è fischiata da una coppia di vaporiere e si passa più tempo in lunetta che in fase di gioco. Garello ci riempe di falli e tiene i bianconeri in scia mentre noi cerchiamo di dettare legge nel pitturato e soprattutto di attaccare Cesco fronteggiandolo e sfidandolo in palleggio. Apruzzi è in serata, Boella legge come al solito superbamente la partita e Cavarra è preciso dalla lunetta. Così arriviamo all’intervallo sul +5 ma con Gadaleta ed Italia che hanno 3 falli a testa e soprattutto un rebus indecifrabile di nome Garello.
Ma negli ultimi due minuti prima dell’intervallo abbiamo intuito che Novasio può essere l’antidoto giusto al grande ex e così Chiabotto decide di lasciarlo in campo negli ultimi due quarti a togliere la palla dalle mani del play designato e costringere Portigliotti, De Santis e Campofredano a portare la boccia.
Zucca prova a metterci i sassolini negli ingranaggi e si presenta dopo la pausa con una 3.2 con le lunghe braccia di Garbolino in punta.
Come ci capita sovente la zona ci toglie la scimmia del tiro da tre e saranno 6 le triple che infileremo negli ultimi 20 minuti. Man mano scappiamo via e arriviamo a +10. Sagra spreca due contropiedi con Campofredano che prima spedisce un pallone in tribuna con un assist dietro la schiena e poi bissa con un passaggio sul piattone di Valgina. Noi ringraziamo e voliamo via a + 13 nonostante due triploni da cineteca di Cesco che però ad inizio ultimo quarto colleziona l’ennesimo fallo e tecnico che lo consegnano all’oblio mentre Cavarra martella dalla lunetta ed allunghiamo.
Gli ultimi minuti ci vedono toccare il +24 che fissiamo con sette punti di un cinico Cavagna che giustamente non dimentica che la differenza canestri potrà contare parecchio fra 12 partite.
Si finisce tutti alla Ionica una squadra al piano sopra ed una al piano sotto. Lascio ai lettori capire chi sopra e chi sotto … diciamo che spero di non invertire le posizioni dopo il derby del ritorno …
SAGRANTINO – 5 PARI 57-81 (17-21, 31-36,41-54)
Sagrantino: Valgina 15, Cesco 9, Campofredano 8, Sforza ne, Garello 17, Garbolino, L.Galimberti ne, De Santis 2, Sorrenti 1, Portigliotti 5, P.Galimberti, Ruffinatto ne
5 Pari: Gadaleta, Italia, Apruzzi 18, Cavarra 15, Berta 8, Quaglia 15, Boella 9, Cavagna 14, Pizzigalli, Novasio 2, Cervellin ne, Nicoletti all. Chiabotto